Centinaia di fan si addossano su First Avenue per dare un caloroso benvenuto a Manhattan ai runner. Il rumore delle grida sotto il ponte può essere assordante.
Alcuni megascreen su First Avenue forniscono dettagli della gara in corso. A questo punto della competizione molti runner partiti con la prima wave (e quindi subito dopo gli elite runner) hanno già la possibilità di sapere chi ha vinto la competizione tra i top runner, già arrivati alla finish line.
La zona più rumorosa in assoluto di tutto il percorso della NYC Marathon è proprio First Avenue. Si stima che i 7500 spettatori che si affollano mediamente lungo un singolo block siano in grado di produrre rumore oltre i 127 decibel (il motore di un jet è attorno ai 140...).
I runner corrono a Manhattan un totale di circa diciassette chilometri nelle due fasi di gara in cui attraversano il quartiere. Manhattan è l’unico borough che viene toccato due volte durante lo svolgimento della competizione.
I runner corrono a Manhattan un totale di circa diciassette chilometri nelle due fasi di gara in cui attraversano il quartiere. Manhattan è l’unico borough che viene toccato due volte durante lo svolgimento della competizione.
In totale i runner corrono su First Avenue circa 6 chilometri di gara attraversando il ricchissimo Upper West Side e la zona estremamente popolare di East Harlem.
Parenti ed amici si ammassano ai bordi di First Avenue per vedere passare i podisti, partecipare alla festa ed acclamare i loro beniamini. Riuscire a vedere un runner specifico richiede una certa preparazione (e cartelli ben visibili), a causa dell’enorme massa di runner che scorrono incessantemente.
Con l’aumentare dei chilometri, l’aiuto del pubblico e dei volontari assume una importanza sempre più strategica per i runner che accumulano fatica.
La Foco Azul Band accoglie ed accompagna i runner nell’ultimo tratto di First Avenue intorno al trentesimo chilometro di gara.
Il marker del diciannovesimo miglio, poco prima del fatidico trentaduesimo chilometro, il temuto limite fisiologico per tutti i runner che affrontano la maratona. Il raggiungimento del “muro”, come viene chiamato usualmente, coincide con l’esaurimento del glicogeno immagazzinato nei muscoli dal corpo umano. L’effetto, quando si verifica, porta ad un improvviso e sostanziale degradamento delle prestazioni ed una stanchezza quasi insostenibile.
Il piccolo Willis Avenue Bridge porta i runner verso il ventesimo miglio e verso The Bronx. Nel corso del tragitto della NYC Marathon i runner affrontano cinque ponti, in concomitanza dei quali si verifica sempre un cambio di borough. In totale ben 4,5 chilometri di gara si corrono sui ponti.
I runner attraversano il Willis Avenue Bridge, scavalcando l’Harlem River, e lasciano temporaneamente l’isola di Manhattan per approdare verso The Bronx.